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Verbale
del
22/05/2003 inserito da Gaetano Lamberti
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Verbale assemblea del 17.03.03 |
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Verbale dell’assemblea dei soci del GRICU tenutasi a Roma il 17.03.03,
nella biblioteca del Dipartimento di "Ingegneria Chimica, dei Materiali,
delle Materie prime e Metallurgia" della Facoltà di Ingegneria dell’Università
di Roma "La Sapienza", via Eudossiana 18 (Roma)
I lavori dell'Assemblea iniziano alle 11,00 con il seguente ordine
del giorno:
1. Comunicazioni
2. Elezione commissione accettazione soci
3. Prospettive e rilancio dell'ingegneria chimica
a. azioni in comune con AIDIC, Federchimica ed altre associazioni
b. sviluppo di un CD sulle potenzialità della laurea in Ingegneria
chimica
4. Obiettivi di collaborazione con altri settori culturali
a. approvazione relazioni sui rapporti tra Ing. Chimica ed: Ingegneria
Biomedica, Facoltà di Farmacia, Facoltà di Agraria, Ingegneria per
l'Ambiente ed il Territorio, Ingegneria della Sicurezza, Ingegneria
Energetica, Biotecnologie, Ingegneria dei Materiali, Facoltà di
Scienze
b. Individuazioni dei responsabili del GRICU per tali rapporti
5. didattica del primo livello del nuovo ordinamento
a. monitoraggio e considerazioni sull’andamento
b. obiettivi formativi e contenuti minimi,
6. Continuità ed efficacia della politica del GRICU
7. Scadenza mandato del Presidente e dei Consiglieri
8. Nuove adesioni
9. Varie ed eventuali
sono presenti i soci: ANNESINI Maria Cristina, BALDI Giancarlo,
BERTUCCO Alberto, BANDINI Serena, BRUCATO Alberto, CHIANESE Angelo,
CONTINILLO, Gaetano, COSTA Paolo, CRESCITELLI, Silvestro, DI CAVE
Sergio, FABIANO Bruno, GIRONI Fausto, GIONA Alessandro, GIONA Massimiliano,
FILLA Marco, MARRELLI, Luigi, MAZZAROTTA Barbara, PAGLIANTI, Alessandro,
PELUSO Luigi, PIERUCCI, Sauro, ROVAGLIO, Maurizio, SARTI, Piero
SALATINO, Giulio, SUNSERI Carmelo, TITOMANLIO Giuseppe, TOGNOTTI
Leonardo, VACCARO Salvatore.
Il Presidente prof. Titomanlio apre i lavori ringraziando il Dipartimento
di Ingegneria Chimica, dei Materiali, delle Materie prime e Metallurgia"
della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”
per aver ospitato l’assemblea. Passa poi a discutere il primo punto
all’ordine del giorno:
1) - Comunicazioni
- Il Presidente comunica che la scuola su “fenomeni di trasporto”
per gli studenti dei dottorati di ricerca di interesse per l’ingegneria
chimica, tenutasi a Pacognano (NA), ha riscosso notevole successo.
In particolare, hanno partecipato più di 60 studenti ed il numero
di richieste era anche superiore.
- Dal 22 al 28 giugno ci sarà poi un’altra scuola su “Analisi dati,
Modellistica e Ottimizzazione di processo (AMO 2003), ad Albarello
sulla foce del Po; il prof. Continillo, sollecitato, illustra brevemente
le finalità ed i contenuti di detta scuola.
- Il prof. Titomanlio informa i soci che i colleghi di Padova sono
disponibile ad organizzare nel 2004 una scuola per studenti di dottorato
di ricerca su argomenti di “termodinamica”
- La copia dello statuto originale del GRICU, ritrovata dal prof
Marrelli, è stata resa disponibile sul sito GRICU.
Terminate le comunicazioni si passa al secondo punto all’ordine
del giorno:
2) Elezione commissione accettazione soci
Il Presidente informa che a norma di statuto bisogna nominare la
commissione, composta di tre membri, che istruisca le pratiche per
le richieste di nuove adesioni all’associazione. Dopo breve discussione
si passa alla votazione e risultano eletti i proff. Marrelli, Paglianti
e Fabiano.
Il Presidente pone poi la questione dei criteri da adottare per
l’accettazione di nuovi soci. In particolare, chiede all’assemblea
se, anche in vista di quanto riportato in statuto, possano essere
ammessi come soci ricercatori che operano nell’Università ma in
maniera non strutturata, oppure non stabilmente strutturati.
Il prof. Baldi sostiene che le persone che fanno ricerca nell’Università
ricoprendo un ruolo strutturato anche se temporaneamente dovrebbero
poter essere ammessi nel GRICU; tuttavia, data la precarietà di
tali figure si pone un problema di aggiornamento della lista di
soci.
Il prof. Pierucci ricorda che anche ricercatori non strutturati
presero parte alla fondazione del GRICU.
Il prof. Marrelli puntualizza che il termine ricercatore adoperato
nello statuto non può essere quello che oggi individua la categoria
dei ricercatori universitari poiché’ quando fu formulato lo statuto,
nel 1974, tale categoria non esisteva ancora; egli ritiene che sarebbe
giusto ammettere al GRICU coloro che fanno ricerca nell’Università.
Il prof. Bertucco propone di accettare gli assegnisti come uditori
senza diritto di voto in assemblea.
Il prof. Titomanlio interviene sostenendo che gli assegnasti sono
assimilabili a lavoratori dipendenti a termine, mentre i dottorandi
hanno lo status di studenti. Per tale motivo, propone di accettare
l’iscrizione di assegnisti come soci uditori con tutti i diritti
degli altri soci tranne quello di voto; terminato l’assegno di ricerca,
gli assegnasti decadranno dal GRICU . L’assemblea approva la proposta
del prof. Titomanlio. Si passa al successivo punto all’ordine del
giorno.
3) Prospettive e rilancio dell’ingegneria chimica.
a. azioni in comune con AIDIC, Federchimica ed altre associazioni
Il Presidente prende la parola dicendo che in assemblee precedenti
e’ gia’ stata constatata la diminuzione delle immatricolazioni all’ingegneria
chimica e che, in conseguenza di cio’, il GRICU sta assumendo una
serie di iniziative sia verso gli studenti che verso la società
e che contemporaneamente sta svolgendo una riflessione sul curriculum
degli studi anche per adeguare la formazione alla molteplicità di
sbocchi che possono aprirsi ai laureati in ingegneria chimica. Il
Presidente riferisce anche che dagli ultimi dati ISTAT risulta che
recentemente e’ aumentata la difficoltà a trovare lavoro per i laureati
in ingegneria chimica.
Il Presidente ricorda, inoltre, che nella precedente assemblea fu
deciso che l’analisi del curriculum andava eseguita tenendo conto
delle indicazioni del mondo del lavoro ed in particolare di AIDIC
e pertanto erano state portate avanti iniziative per una collaborazione
in tal senso.
Il prof. Pierucci riferisce che, come indicato dal GRICU, il prof.
Tognotti e’ stato accettato nel consiglio direttivo dell’AIDIC quale
rappresentante del GRICU. Il consiglio attuale ha anche designato
tre suoi rappresentanti (ing. Serri della SNAM PROGETTI, l’ing.
Paggini dell’ENIricerche e l’ing. Peluso dell’Agip Petroli) che
potranno far parte di commissioni del GRICU nominate per approfondire
specifici argomenti di interesse comune (ad. es. il curriculum).
Il prof. Pierucci offre anche la disponibilità dell’AIDIC a mettere
a disposizione del GRICU la sua segreteria. Egli in qualità di socio
GRICU auspica che l’assemblea accetti tale offerta da parte dell’AIDIC.
Il prof. Baldi ritiene opportuno che due dei tre rappresentanti
AIDIC siano inseriti nella commissione sviluppo dell’ingegneria
chimica ed uno in quella per il curriculum. Una occasione di visibilità
potrebbe essere un convegno per celebrare i 100 anni della nascita
di Natta. Tale convegno dovrebbe avere come anche sezioni in settori
vicini come farmaceutica, materiali speciali, energetica e biotecnologie
e potrebbe, quindi, essere un’ottima cassa di risonanza per promuovere
gli studi in ingegneria chimica anche in quelle parti dell’Italia
meno vicine ai grandi centri industriali. Egli auspica che l’AIDIC
sostenga tale iniziativa.
Interviene il prof. Chianese che chiede a nome dell’AIDIC l’ausilio
dei soci GRICU per proporre candidature ad essere designati come
delegati italiani nei “working parties” dell’associazione europea
d’ingegneria chimica (EFCE). Egli distribuisce copie dell’organigramma
di tali “working parties” con i relativi posizioni da riempire.
Per ognuno dei “working parties” sono previsti due delegati. Il
compito dei delegati è quello di partecipare alle riunioni dei “working
parties” di pertinenza, relazionare sugli stessi e inserire tali
relazioni sui siti internet del GRICU e dell’AIDIC e promuovere
eventi italiani in sede europea.
Il prof. Chianese chiede di far circolare l’organigramma tra i soci
GRICU per eventuali candidature da proporre all’AIDIC e quindi alla
Federazione europea degli ingegneri chimici, si potrebbe prevedere
una fase istruttoria da parte di una commissione del GRICU prima
della proposta all’AIDIC.
Il prof. Titomanlio ritiene che il GRICU puo’ certamente fornire
il supporto richiesto. Si passa a discutere il punto successivo
all’ordine del giorno.
- 3b. sviluppo di un CD sulle potenzialita’ della laurea in Ingegneria
chimica
Il prof. Titomanlio invita il prof. Tognotti ad esporre i risultati
del lavoro intrapreso per la preparazione del CD di presentazione
dell’ingegneria chimica.
Il prof. Tognotti comunica che la preparazione del CD è quasi ultimata
e che attualmente l’architettura del CD è disponibile sul sito (http://meta.cpr.it/ing_chimica/).;
all’interno di tale architettura si può introdurre tutto ciò che
si vuole. Egli pensa che entro circa 15 giorni possa essere preparata
una bozza completa che può essere oggetto di osservazioni o modifiche
da parte di chiunque dei soci. La spesa per la preparazione del
CD è di € 3000
Il prof. Salatino interviene dicendo che a parer suo bisogna usare
un linguaggio elementare e che la lunghezza del messaggio deve essere
tale da richiedere al massimo 20 minuti per la completa visione-lettura
del CD. Egli dice che sarebbe utile avere a disposizione il CD ad
aprile, in tempo per la distribuzione alle scuole secondarie.
Si apre una discussione durante la quale viene messo in evidenza
che nelle casse dell’AIDIC ci sono circa 800 euro riservati al GRICU,
i rappresentanti di tutte le sedi si dichiarano d’accordo a contribuire
alla spesa per il CD, viene avanzata l’ipotesi che l’AIDIC si faccia
carico anche della gestione e manutenzione del sito del GRICU che
in tal caso sarebbe trasferito sul server dell’AIDIC. Il prof. Pierucci,
in particolare, afferma che le esigenze emerse, cioè la gestione
delle pagine WEB del GRICU, possono probabilmente essere soddisfatte
dall’AIDIC; a patto che ciò possa essere fatto senza la necessità
di competenze estremamente sofisticate. Per quanto riguarda il servizio
di segreteria per il GRICU, egli conferma di ritenere che esso possa
essere svolto da AIDIC e che ciò contribuirebbe a snellire ed a
rendere più efficiente la comunicazione tra i soci, mantenendo nel
contempo una memoria storica dei documenti e dei vari eventi GRICU.
Il prof. Baldi interviene dicendo di essere sempre stato dell’opinione
che la collaborazione tra GRICU ed AIDIC andasse sviluppata a vari
livelli; sia, ad esempio, per quanto riguarda la partecipazione
ai “working parties” o la ricerca applicata, sia a livello organizzativo
(segreteria e pagine WEB). Nell’ambito di tale collaborazione, ovviamente
le due associazioni permangono nettamente separate.
Il prof. Bertucco propone che si appronti una bozza di convenzione
tra il GRICU e l’AIDIC sui termini della collaborazione.
Il prof. Titomanlio si prende l’onere di approfondire i problemi
di gestione delle pagine WEB anche con l’ing. Belfiore, che ha creato
e, finora, ha curato il sito del GRICU. E’ d’accordo sulla preparazione
di una bozza di convenzione, che prevederà anche un periodo di prova
della collaborazione.
Viene ripresa, a questo punto, la discussione sulla preparazione
del CD ribadendo il termine di 15 giorni per la preparazione della
bozza e di un’ulteriore settimana per eventuali osservazioni e modifiche.
Il prof. Tognotti si impegna a preparare una lettera di presentazione
del CD da inviare ai soci. Egli la invierà alla segreteria GRICU
che provvederà ad inoltrarla ai soci.
Si passa a discutere il punto 4 all’ordine del giorno.
4. Obiettivi di collaborazione con altri settori culturali
4.a approvazione relazioni sui rapporti tra Ing. Chimica ed: Ingegneria
Biomedica, Facolta' di Farmacia, Facolta' di Agraria, Ingegneria
per l'Ambiente ed il Territorio, Ingegneria della Sicurezza, Ingegneria
Energetica, Biotecnologie, Ingegneria dei Materiali, Facolta' di
Scienze.
Il Presidente spiega che lo scopo della preparazione di documenti
sulle possibilità di sviluppo dei rapporti tra ingegneria chimica
ed altri settori culturali è duplice: da un lato la loro disponibilità
(in rete) perché possano essere utilizzati come riferimento dalle
sedi che si accingono ad aprire localmente una collaborazione con
altre aree culturali, dall’altro costituire il punto di partenza
per discussioni con associazioni parallele al GRICU o con persone
di altre aree culturali ai fini di formalizzare mutui scambi di
competenze per i nuovi percorsi didattici. Egli ritiene anche opportuno
che i colleghi che preparano le relazioni siano delegati a gestire
per il GRICU i rapporti con le aree culturali relative.
Le relazioni relative ai rapporti con Agraria, Farmacia, Biomedica,
Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio, Ingegneria della Sicurezza
sono da alcuni mesi disponibili sul sito. Altre relazioni su ingegneria
energetica, ingegneria dei materiali, biotecnologie e facoltà di
Scienze sono ancora in preparazione rispettivamente da parte dei
professori Groppi, Acierno, Bertucce e Maschio.
Il prof. Bertucco informa l’assemblea che un gruppo di docenti appartenenti
a Facoltà diverse da ingegneria e coordinati dal prof. Cecchi di
Verona hanno preparato un documento avente per oggetto “la didattica
di ingegneria chimica per non ingegneri” ed hanno usato parte delle
relazioni disponibili in rete (per esempio la relazione sui rapporti
con la facoltà di Agraria del prof. De Faveri). Egli ritiene che
questo documento andrebbe acquisito dal GRICU.
Il prof. Baldi interviene dicendo che coloro che hanno preparato
le relazioni non hanno riportato le informazioni sulle relazioni
intersettoriali già in atto nelle varie sedi. Ovvero i relatori
sembrano essersi limitati a descrivere la loro esperienza senza
interpellare e riportare esperienze di altre sedi.
Il prof. Marrelli ritiene che ci siano problemi sulla pubblicazione
delle suddette relazioni ed, inoltre, pensa che sia molto difficile
avere rapporti a livello nazionale tra associazioni.
Interviene la prof.ssa Mazzarotta che da un lato conferma le difficoltà
citate dal prof. Marrelli, dall’altro, in relazione ai timori del
prof. Baldi, ella afferma che relativamente all’ambito della sicurezza
ha riportato nella sua relazione informazioni su tutte le sedi dove
sono attivati corsi di laurea sulla sicurezza.
Il prof. Salatino ritiene che le relazioni debbano essere come delle
vetrine dell’ingegneria chimica e come tali debbano contenere solo
dati oggettivi. Egli non ritiene che l’assemblea possa approvare
documenti di singoli che non contengano soltanto dati oggettivi.
Il prof. Tognotti chiede che detti documenti contengano le denominazioni
dei corsi e dei crediti di ing. chimica attivati nei vari settori
disciplinari.
Il prof. Bertucco ritiene che i documenti da preparare debbano essere
composti da due livelli, il primo ricco d’informazioni riportando
anche le esperienze delle varie sedi, il secondo contenente osservazioni,
punti di vista e conclusioni.
Interviene il prof. Continillo rilevando che vi sono problemi di
responsabilità delle cose pubblicate sul sito in particolare per
il Presidente. Egli ritiene che tutto ciò che sarà pubblicato ed
accessibile a tutti i visitatori del sito debba essere sottoposto
a controllo da parte della Presidenza.
Il Presidente chiarisce che il format delle relazioni finora richieste
prevede sia l’esposizione di dati oggettivi che la proposizione
di uno schema ottimale di scambio culturale anche al di la’ di esperienze
attuali; cinque di tali relazioni sono da tempo disponibili in rete.
Egli suggerisce che l’assemblea non approvi le relazioni già preparate
e ma ne prenda soltanto atto; allo stesso tempo deleghi i colleghi
che hanno preparato le relazioni a gestire per il GRICU i rapporti
con le aree culturali considerate nelle relazioni stesse.
Nell’ambito del punto 4b all’ordine del giorno, i colleghi che hanno
preparato le cinque relazioni pubblicate sul sito del GRICU, vengono
quindi delegati a gestire per il GRICU i rapporti con le aree culturali
considerate nelle relazioni stesse. In particolare vengono delegati
i professori:
a) Marrelli per Ingegneria Biomedica
b) Annesini per la Facoltà di Farmacia
c) Mazzarotta per Ingegneria della Sicurezza
d) Di Giacomo per Ingegneria per l’ Ambientale ed il Territorio
e) De Faveri per la Facoltà di Agraria
Si passa quindi a discutere il punto successivo all’ordine del giorno.
5. didattica del primo livello del nuovo ordinamento
a. monitoraggio e considerazioni sull’andamento
Il Presidente introduce l’argomento riferendo che la commissione
ministeriale presieduta dal prof. De Maio sta considerando una revisione
dello schema del nuovo ordinamento degli studi universitari. E’
disponibile un documento rilasciato nel mese di gennaio da tale
commissione, in tale documento vengono auspicati collegamenti più
stretti tra Università e scuola, una ripartizione delle risorse
sulla base di parametri di qualità (valutazioni). Inoltre, tale
relazione suggerisce che l’attivazione delle lauree specialistiche
avvenga soltanto a seguito di una verifica sull’Università sia adeguata
non solo per le strutture ma anche per la qualificazione dei docenti.
Si ipotizza poi un percorso ad Y per il primo livello e che le lauree
specialistiche siano basate solo su 120 crediti. La relazione dice
inoltre che la struttura attuale del nuovo ordinamento sembra portare
ad una dequalificazione del livello degli studi. Il Presidente aggiunge
che il monitoraggio della didattica del nuovo ordinamento che si
sta portando avanti all’interno del GRICU può dare informazioni
di rilievo almeno per quanto riguarda la didattica dell’ingegneria
chimica.
Si passa, quindi, ad analizzare i dati forniti dai corsi di laurea
in ingegneria chimica sull’andamento della didattica del nuovo ordinamento.
I dati sono stati raccolti dalla sede di Bologna che ne ha curato
l’elaborazione.
. La prof.ssa Bandini procede alla presentazione dalle informazioni
inviate dalle sedi di Palermo, Roma, L’Aquila, Torino, Milano, Salerno,
Cagliari degli stessi. Le curve di distribuzione dei crediti acquisiti
dagli studenti delle varie sedi immatricolati nel 2001 coprono una
fascia abbastanza ampia; la curva più alta e’ quella del Politecnico
di Milano e quella piu’ bassa e’ quella dell’Università di Salerno.
In particolare, la percentuale di studenti che ha superato entro
ottobre 2002 più di 48 crediti e’ del 10% per l’Università di Salerno
e circa del 35% per il Politecnico di Milano. Tranne forse a Milano,
i risultati mostrano che gli studenti non procedono in maniera più
rapida di quanto avvenisse in precedenza con il vecchio ordinamento;
inoltre, come atteso, gli studenti con la media più elevata sembrano
anche i più veloci.
Il prof. Continillo informa che i candidati che hanno ottenuto i
migliori punteggi alle valutazioni dei tests d’ingresso per le facoltà
d’ingegneria tali tests sono quelli che hanno partecipato presso
il politecnico di Milano o comunque nelle università più rinomate
mentre i migliori che vi hanno partecipato nelle università minori
hanno ottenuto punteggi assoluti minori. Quindi, sembrerebbe esserci
una sorta di scelta da parte degli studenti con una migliore preparazione
di base verso le università più rinomate.
Si passa quindi a discutere il punto successivo all’ordine del giorno.
b. obiettivi formativi e contenuti minimi,
Il Presidente introduce la discussione su questo punto sottolineando
l’esigenza di definire contenuti minimi del curriculum dell’ingegnere
chimico che, essendo in linea con l’ordinamento attuale degli studi
e con l’evoluzione culturale, agevolino l’inserimento in settori
industriali adiacenti a quelli classici di assorbimento dei laureati
in ingegneria chimica e che, inoltre, costituiscano il riferimento
per l’accreditamento dei corsi di laurea. In linea di principio
ciò potrebbe comportare cambiamenti di parti significative del curriculum
attualmente adottato.
Il prof. Salatino presenta i risultati di una sua statistica dell’AIChE
sugli studi di Ingegneria Chimica e sugli sbocchi occupazionali
degli Ingegneri chimici ed inoltre commenta i curricula di ingegneria
chimica adottati in tre università di rilievo in Germania (Technical
University Hamburg), in Gran Bretagna (University of Cambridge)
e negli Stati Uniti (Ohio State University).
Il prof. Sunseri nota che all’apparenza non sembra esserci uniformità
nei dati presentati e che ogni Università pur essendo in ambito
europeo si comporta come ritiene più opportuno.
Il prof. Salatino dice che a parer suo i confini di un eventuale
curriculum vanno posti in termini molto ampi. Ci deve essere un
minimo che consente di ottenere l’accreditamento, ma bisogna anche
cercare di renderlo quanto più flessibile possibile.
Il prof. Sarti dice che è importante considerare il confronto dei
corsi di ingegneria chimica con altri corsi come ad esempio quelli
di ingegneria gestionale per quanto riguarda il carico didattico
e l’inserimento nel mondo del lavoro, ma bisogna anche fare il raffronto
a livello internazionale. Non bisogna dimenticare che l’unione europea
sta aprendosi ai paesi dell’est e che questi sono dotati di scuole
d’ingegneria che danno una preparazione notevole ai propri studenti,
i quali potrebbero risultate più appetibili degli ingegneri italiani
sul mercato del lavoro. In definitiva bisogna comunque puntare sulla
qualità dei laureati.
Il prof. Bertucco interviene mostrando perplessità sul lavoro svolto
per la definizione del core curriculum. Egli, infatti, ricorda che
nella scorsa assemblea di luglio era stato dato mandato di portare
all’assemblea una proposta di core curriculum anche in vista dell’accreditamento
dei corsi di laurea in ingegneria chimica. Egli pensa anche che
questo passo vada fatto perché, altrimenti, ciascuna sede potrebbe
procedere in direzione diversa.
Il prof. Salatino prende la parola sostenendo che il curriculum
debba essere delineato con una notevole flessibilità. Egli ritiene
che compito del GRICU debba essere la delimitazione degli ambiti
disciplinari all’interno dei quali lasciare la giusta autonomia
alle sedi.
Il prof. Sarti pensa sia opportuno focalizzarsi sul core curriculum
lasciando libertà per buona parte del corso. Egli ritiene, inoltre,
che sia molto importante porre attenzione sulla laurea specialistica
perché questa consente di differenziarsi dai settori ingegneristici
affini. Infine, egli pensa che ci sia un problema di numeri di studenti,
ma che sia necessario presentare una proposta che abbracci l'interezza
della preparazione, cioè copra tutto il percorso al 3 +2.
Il prof. Continillo ritiene che prima di tutto bisogna definire
quale deve essere l’obiettivo, poi bisogna discutere essenzialmente
di contenuti per raggiungere quegli obiettivi.
Il Presidente interviene sottolineando che su questi temi è necessario
un ulteriore approfondimento, propone pertanto di nominare una commissione
di poche persone per definire una proposta sulle linee generali
e poi anche sui dettagli dei contenuti del core curriculum in Ingegneria
Chimica, la commissione farà riferimento al consiglio di presidenza
e dovrebbe definire le linee generali nel giro di due mesi. L’assemblea
accoglie la proposta e limita a tre il numero dei membri della commissione
che individua nei proff. Sarti e Salatino e nell’ing. Peluso, delegato
dell’AIDIC.
Si passa quindi a discutere i successivi punti all’ordine del giorno.
In particolare, a seguito di una proposta del prof. Titomanlio,
l’assemblea decide di discutere contemporaneamente i punti 6 e 7
in quanto, per alcuni aspetti, sono collegati.
6. Continuità ed efficacia della politica del GRICU e 7. Scadenza
mandato del Presidente e dei Consiglieri
Il Presidente ritiene che bisognerebbe individuare dei meccanismi
per assicurare maggiore continuità della politica del GRICU che,
invece, attualmente subisce irrimediabilmente degli arresti o delle
discontinuità ogni volta che c’è l’insediamento di un nuovo Consiglio
di Presidenza. Ciò e’ dovuto in parte alla mancanza di una segreteria,
ma soprattutto al fatto che nessun membro del consiglio uscente
fa parte del nuovo consiglio.
Si sviluppa una discussione durante la quale viene proposto che
il Presidente uscente affianchi per un periodo di tempo il nuovo
consiglio o che il nuovo Presidente, eletto in anticipo, affianchi
il consiglio nell’ultima parte del suo mandato.
Il prof. Sarti ritiene che tra le due ipotesi la seconda sia preferibile
e propone che il periodo di sovrapposizione sia di 6 mesi. L’assemblea
dopo breve discussione decide per l’ipotesi di cooptazione nel consiglio
del futuro Presidente che dovrà essere eletto almeno 6 mesi prima
della scadenza del mandato del vecchio Presidente.
Il prof. Titomanlio ricorda di essere stato eletto insieme ai consiglieri
a maggio del 2001, in quella occasione era stato posto il problema
della durata del mandato che ha durata di due anni e secondo la
prassi termina con l’anno solare.
Dopo breve discussione l’assemblea delibera che il mandato del Presidente
e dei consiglieri scade il 31 Dicembre 2004. Quindi si ribadisce
che in un’assemblea da tenersi prima della metà del 2004 sarà eletto
il nuovo Presidente che affiancherà il consiglio di presidenza nell’ultimo
semestre del suo mandato ed assumerà pienamente le funzioni dal
1° gennaio del 2005. Il Presidente propone di tenere le successive
assemblee a fine Settembre 2003 presso l’Università di Roma, a Fine
Marzo 2004 presso l’Università di Padova in occasione dei trenta
anni dalla costituzione del GRICU che fu appunto costituito a Padova,
a Settembre-Ottobre 2004 in luogo da definire. il Presidente, inoltre,
propone che in occasione dell’ultima delle tre assemblee, fatte
le opportune verifiche, sia tenuto un convegno del GRICU.
L’assemblea è sciolta alle ore 15,00 perché non ci sono domande
di nuove adesioni da analizzare in quanto la commissione eletta
all’interno del punto 2 non ha ancora avuto modo di svolgere alcuna
attività e perché non vi sono altre questioni da discutere tra le
varie ed eventuali.
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